| Nelle mani stringo un arco Nel mio cuore un amore
Nel bosco accellero il passo Gli alberi piangono la morte
Un ramo spezzato,un rumore Alzo l'arco,la freccia tesa
Un drago lascia solo un uovo Nasce una speranza
La nuova speranza
Amore A molti pare una tempesta ad altri un giorno in festa. Abbaglia, incatena e lascia, questo è l'amore. Non provo rancore. Anche se te ne sei andata ti cerco dentro il lago e trovo i tuoi occhi che splendono.
Da quando arrivasti Non sapevo del tuo arrivo se penso ad un tuo sorriso mi sei comparsa innanzi come una rosa tra i crepacci. Da quel fatidico giorno t ho visto crescere ma non vorrò mai vederti morire
Un tempo, quando Alagaesia giovane era, Legioni di uomini, elfi e nani In esate, inverno e primavera Proteggeano dal male, i confini più lontani.
Solcavano i cieli i draghi possenti, Con i Cavalieri che senza paura e con ardore Distruggevano i nemici più potenti Con coraggio, lealtà e senza timore.
Le ali squamate, enormi le zampre Dei draghi antichi, sempre instancabili: Di fuoco eruttavano le vampe E potenti, le code interminabili.
Ah! il coraggio degli antichi guerrieri! Ah! l'amore delle loro dame! Di questo cantiamo, noi trovatori, Di armi, battaglie e uomini fieri.
Felici i tempi passati nelle immense corti Ove noi narravamo di dolci passioni, Di leggendarie guerre con innumerevoli morti E di magia, servitrice di oscure visioni.
Cantiamo di uomini magici e fieri Che portavano nelle città la pace, Il tonante nome era "dei draghi, i Cavalieri" Anche se ora, nel silenzio, la loro dimora tace.
Crudeli intrighi alla rovina portarono Invano il coraggio di pochi arditi: Di vendette e rancori gli eroi bruciarono, Mentre i leali venivano puniti!
Ah! i dolci tempi passati! Ah! la rovina dei cavalieri! La corruzzione è il male degli uomini E attira i cuori, anche se al bene votati.
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